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Ventidue passi d'amore

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SOSPENSIONI DI GRAVITA'


Un piccolo libro che m'accompagna, ricco di semplici e profonde ispirazioni, un'apertura verso il cosmo, appendice dell'animo umano, custode e specchio a cui affidiamo i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, il nostro destino con cui sentiamo di fonderci con pienezza quando l'Amore irrompe in noi e ci rende leggeri, capaci di elevarci, fiduciosi di poter rimanere eternamente sospesi in quella gravità invisibile... un viaggio nel profondo e delicato dei nostri sentimenti letti attraverso le orbite in cui ognuno di noi gravita, s'avvicina per un attimo ed è già lontano, stagione dopo stagione...
(Skylark - www.metaforum.it)


Le tue pagine sono rasserenanti, ecco, in fondo mi dicono che è proprio così, che l'Amore quando irrompe in noi ci conduce immediatamente ad esplorare il cosmo riconquistando la leggerezza dell'anima che ci permette di sentirci sospesi, tra il cielo e la terra, e noi ci crediamo, ancora, crediamo che questa volta sapremo fluttuare per sempre al di sopra di questa nostra semplice gravità terrena.
[...] ho letto ogni pagina, ogni riga tutte d'un fiato in una sera, poi sono tornata indietro, ho cominciato a giocare con le pagine, leggere e rileggere, sottolineare, sfoglio le pagine e mi fermo dove l'istinto mi cattura... Sono tanti e meravigliosi i significati che vi scopro e i messaggi che interpreto, eppure ingordamente vorrei che venissero aggiunte pagine, ancora qualche pagina... Lo riprendo dalla prima e giunta all'ultima, la mia anima è appagata dalle cure che le ho prestato leggendoti e così le ho promesso che ogni giorno le leggerò con semplicità ancora una pagina. Credo che in un mondo alla ricerca di sofisticati ed estetici modi d'espressione e d'esibizione non vi sia nulla di più esclusivo che la semplicità d'essere autentici.
(Elisabetta)


VENTIDUE PASSI D'AMORE


Ho letto con molto piacere Ventidue passi d'amore: davvero suggestivo, gradevole e coinvolgente. Auguro molto successo a questo libro, tutto quello che merita!"
(Paola Giovetti)


"Ventidue passi d'amore sono un vero e proprio sentiero che s'inoltra in un bosco denso di simboli: una felice sorpresa non solo di contenuti, ma anche per la sobrietà del linguaggio che rende l'intera raccolta leggibile a molti livelli!"
(Chicca Morone)


"Ventidue passi d'amore è semplicemente delizioso. Bravo Daniele."
(Enrico Vaime)


Nell’Antico Testamento, l’immagine di Daniele è quella del Personaggio che affronta, dotato di spirituale, immenso coraggio, la Fossa dei Leoni, uscendone intatto e vincitore.
Ma se il nostro Artista, il nostro Daniele, uomo comune – ed orgogliosamente comune – del nostro Duemila, pone un contenuto, lo pone in termini comunque di creazione assoluta.
I Ventidue passi d’amore della raccolta poetica di Daniele Passerini fanno capo ad una visione dualistica del mondo e della vita che origina questa quanto mai interessante produzione d’arte.
Dualismo, quindi; di qui, il Sentimento, assoluto, potente, lacerante; di là, la forza del Numero, della serie, della scansione, del circuito oscuro e miracoloso che sottende alle nostre vite, e che qualcuno, più semplicemente, chiama Destino.
E tra di loro, la realtà del Viaggio; viaggio reale, in compagnia affettiva od in solitudine, ma anche viaggio interiore e persino astrale, nel Messico precolombiano letteralmente odoroso di tradizioni millenarie ed insepolte.
Ed una poesia asciutta, forte, spesso venata da un rimpianto amaro, eppure carico di speranza. Una poesia impossibile da dimenticare; perché figlia di un tentativo vitale, che si adorna dei tentativi complessivi di fratelli popoli lontani.
Una poesia, quindi, che è già storia; di una persona, ma anche di una generazione, di un’esperienza, di un linguaggio. La storia di un sentimento che costringe a ragionare, e la cui possibile sublimazione non può che essere ragionamento.
La storia di un giovane uomo che diviene poeta tra conoscenza e dolore; che ad esse deve arte, crescita, memoria; e che nel suo bel libro, sintesi di un grande e sofferto pensiero, trova equilibrio tra i propri significati personali, quelli artistici di genere e quelli cosmici dell’Umanità.
(Alfredo M. Barbagallo)


Nel cammino d'amore di Passerini in VENTIDUE PASSI D'AMORE, A & B Editrice (Bonanno), è come se ci fosse una risposta ai miei perchè... niente capita mai per caso! Nella vita tutto ha un senso e non serve nemmeno sapere quando si capirà. Accade e basta. Siamo parte di un meraviglioso tutto dove regna sovrano l'Amore universale. Nella poesia "I confini (14)" l'autore dice: "(...)Tra un amore e l'altro / fingiamo che la felicità / dipenda da chi amiamo. (...)"
A volte non accettiamo i nostri limiti ed è più facile pensare che se non siamo felici la colpa non è nostra. Abbiamo questo bisogno estremo di sentirci amati che a volte trascuriamo l'essenza vera dell'amore, del nostro amore, quello che prima dobbiamo donare a noi per riuscire a trasmetterlo agli altri: "(...) Il vero viaggio accade dentro, / a riabbracciar noi stessi".
Sono liriche profonde quelle di Passerini che sconfinano dalla quotidianità, si liberano dall'egoismo per donare a chi ha più bisogno. Nell'amore vi è anche dolore e la capacità di superare questo ostacolo porta alla gioia, pur vedendo l'allontanarsi dell'oggetto in questione. L'augurio poi, che la persona amata possa trovare la sua strada, mostra quanto l'uomo, prima ancora dello scrittore, prevalga e s'innalzi verso la luce stellata pur consapevole d'aver perso la donna a lui cara.
In Daniele la parola addio non esiste, bensì vi è la consapevolezza di un superamento dell'ostacolo, visto come essenziale per migliorare la sua vita e di chi non tornerà. La sua poesia ha toni delicati e tinte a pastello per descrivere paesaggi del cuore, ma anche geografici, dove troviamo acque cristalline e farfalle, fiamme azzurre e angeli e dove sentiamo i sapori dell'amore come nella poesia "L'inverno (13)".
Anche quando sembra che lo scrittore si lasci andare al pianto ecco che nuovamente riesce a tranquillizzare il lettore terminando con l'umiltà nell'ammettere uno sbaglio. Così in "Il pentimento (15)": "(...) Cielo, piangi le mie lacrime. / Ecco dileguano le tenebre / si squarcia d'azzurro l'aria / capisco d'aver sbagliato: / tramito ho amor bramando."
Daniele Passerini con la sua storia finita male ci dice: esiste sempre la possibilità di continuare a navigare, anche nelle tempeste e nel buio più pesto. Credo sia un ottimo spunto per risollevare gli animi anche quando tutto ci sembra perduto.
(Daniela Benaglia)


Ci sono infiniti modi di raccontare l'Amore... Colorando di poesia le proprie emozioni è uno di questi. Un arcobaleno di pensieri... è questo che ho trovato leggendo il libro di Daniele Passerini.
Frammenti della sua vita che ho potuto regalare anche al mio cuore... perche' l'Amore è un bene talmente prezioso che vale sempre la pena di conoscere... di raccontare... qualsiasi ne sia il finale.
Daniele si è raccontato e lo fa con la semplicita' complessa delle emozioni che ha vissuto, lasciando nel lettore la voglia di non fermarsi... di credere in ogni percorso che la vita ci porta a conoscere. Soffrire non significa morire!!
E' curiosa la seconda parte del libro... Un poeta che interroga i numeri... giuro non l'avevo mai visto!!
(Marib - www.tastipazzi.com)


COMMENTI SPEDITI DAI LETTORI


"Ho apprezzato in particolare: il viaggio dentro te stesso, nel quale coinvolgi anche il lettore, che parte con te e con te arriva al presente, la chiarezza senza ombra di interpretazione, nei fatti e nei sentimenti, i segni tracciati nelle pagine, insieme alle parole, che poi ho scoperto essere il ritmo dei numeri, l’idea che un libro del genere non finirà mai, ma ti seguirà, restando sempre vivo nel presente."
(Fabiana)


"La tua opera esprime sentimenti profondi e li trasmette. Ed è quindi un’opera d’arte vera."
(Giuseppe)


"Ti ringrazio per avermi resa partecipe del tuo cammino interiore espresso con così ammirevole e profonda poesia."
(Rosa Maria)


"Non riesco ad essere coinvolta da queste cose, e non parlo ovviamente delle delusione amorose, che hanno tutta la loro carica passionale, sono fonte di insegnamento e di vita, e hanno tutto il diritto di essere sperimentate e gridate e sfogate, quando è possibile, parlo soprattutto di Maya, piramidi e numerologia, che mi sembrano cose lontane e, tutto sommato, molto "intellettuali"."
(Antonella)


"Ventidue passi non bastano per esprimerti l’emozione che ho appena provato nel leggere il tuo percorso. Mi rispecchio e ti comprendo e mi associo a ringraziare coloro che, anche con dolore, mi hanno aiutata a capire."
(Licia)


"Un piccolo mosaico perfetto. Ci sono cose che, pur volendo a volte conservare nel cuore come in uno scrigno, o come una perla nell'ostrica, sentiamo vibrare sino a che riusciamo a farle uscire dal nostro cuore, usandole non come atti di presunzione, ma come doni che possano risuonare anche nelle anime e nei cuori altrui. Cuori che a volte sono solo un po' più incapaci di esprimersi, e che ritrovano nelle parole stampate la parte di loro stessi più profonda e vera, e rimangono forse a volte attoniti, ma comunque felici di sapere che alcuni forti sentimenti sono un appannaggio dell'umanità, e la cui condivisione espressa lenisce dolori e tormenti e ci fa sentire più vicini."
(Rita)


"È entrato subito dentro di me… come se fossero ricerche mie e parole mie. Un’opera è universale quando risponde all’esigenza dei cuori universali e credo che le tue parole siano tanto preziose per questo. [...]
Attraverso e grazie alla tua esperienza, hai raggiunto la coscienza dell'amore incondizionato! Hai realizzato ciò che il dolore dovrebbe farci realizzare! E leggendo i tuoi versi... seguendo il sentiero tracciato dal tuo cuore... passando attraverso tante emozioni, dalla gioia alla sofferenza nelle sue sfumature... alla gioia della rinascita nell'amore incondizionato, hai concluso in modo divino il ciclo della tua esperienza e ne hai fatto Dono! Grazie Daniele, hai un grande talento nell'esprimere le tue vibrazioni interiori e, anche con tutte le limitazioni implicite nelle parole, mi hai trasmesso il tuo "sentire"!"
(Matilde)


"Il tuo libro mi ha toccato profondamente, sei così delicato nell’esprimere il tuo amore e così forte e incisivo nel raggiungere il cuore. È una medicina che cura le ferite… mi è piaciuto tanto… è uno di quei libri che non lascerò alla polvere della libreria, lo voglio tenere vicino e ogni tanto rileggere per acquietare l’anima e nutrirla con le tue parole."
(Claudia)


"Ventidue passi d'amore è stupendo e vibrante."
(Franco)


"Ho trovato interessante il tuo libro anche se mi ha lasciato sorpresa alla fine, cercando di comprendere quali sono i motivi che legano necessariamente la tua poesia a tutti gli aspetti paralleli, intendi, interessanti e magici, ma che, per me, passano in secondo piano, visto che non ne conosco la materia e ho trovato solo dei piccoli accenni, aumentandone così un senso di distanza."
(Cinzia)


"Hai una visione dell'amore matura e poetica. Metti la tua esperienza al servizio degli altri, non come un guru ma come il compagno che condivide ansie e aspettative, di un viaggio difficile e meraviglioso."
(Antonio)


"Grazie Daniele, per aver espresso senza timore ciò che è nel tuo cuore. Per aver donato ciò che di solito ciascuno tiene celato tra le pieghe della propria anima, nascosto a tutti, spesso anche a se stesso. Tra le righe delle poesie mi sono ritrovata, ho riconosciuto sentimenti noti, alcuni coperti dal velo del tempo, altri vivi ora più che mai. E mi sono scoperta emozionata e commossa di un sentire così tanto condiviso. Sono parole che toccano corde segrete, che fanno vibrare luoghi profondi, di solito volutamente silenziosi. Ancora grazie, per l’invito ad accorgermi che posso rinascere ogni giorno più forte sulla strada che, attraverso lacrime e dolore, mi insegna amore e tenerezza. Sono pagine ricche di vita."
(Betty)


"Mi sono piaciute tre cose: 1. la cura con cui è edito il libretto; 2. l'Introduzione di un Angelo (è la mia filosofia di vita: di tutto ciò che mi capita, anche del peggio, mi chiedo quale insegnamento debbo trarne, come utilizzarlo per crescere); 3. la tua poesia "il mio amore non alza recinti... abbracciar come l'acqua la nave" (quest'ultimo verso è straordinario). Il resto, in tutta onestà, non mi ha fatto fremere. Vi ho trovato piuttosto un'elaborazione di un lutto amoroso, in qualche modo sublimata."
(Roberto S.)


"- Con emozione -
La poesia è sogno, è libertà, è virtù...
è la forma scritta dell'eternità...
è passione per l'infinito...
la poesia è amore, e l'amore non conosce la morte...
la poesia è disegno che non scolorisce...
è vino che non invecchia...
è il suono che si accompagna alle anime beate...
è l'avventura nei pensieri di un bambino...
è il mare per i pescatori, è l'evasione per i prigionieri, è la pioggia per gli assetati, è la spada dei guerrieri, la formula magica per i maghi, la terra dei desideri, la poesia siamo noi quando voliamo."
(Roberto M.)


"Il tuo libro in questi giorni l'ho letto più volte, perché fa molto riflettere e credo che ognuno di noi si possa riconoscere nel sentire che trametti. Mi ha commossa l'amore che esprimi dalla prima parola scritta all'ultima. La dedica amorevole dell'angelo mi ha come condotta per mano attraverso il tuo, ma anche nostro, percorso, che hai raccontato in maniera profonda e soave. Ciò che hai scritto sulla tua anima compagna con la quale hai condiviso l'esperienza del viaggio in Messico, contestualmente all'esplorazione dei vostri esseri, mi ha fatto riflettere, nuovamente, sulle cosiddette anime gemelle. Credo, ormai, che la nostra anima gemella sia nelle dimensioni parallele alla nostra ed il collegamento con essa avvenga dentro di noi. E' raro che ci si incontri sulla terra nel corpo fisico, ma in questi tempi di risveglio delle coscienze può succedere. Capita sempre più spesso di ritrovare anime compagne, anzi gruppi di anime che si rincontrano per un progetto comune su questo pianeta, dopo anche eoni. Grazie di averci trasmesso il tuo amore e purezza di cuore."
(Cristel)


"La tua poesia mi rispecchia. Mi rispecchia talmente tanto che leggendola era come se leggessi qualcosa scritto da me. Parole conosciute. Sensazioni note, frequentate tanto nella mente e nel cuore, così famigliari da non provare stupore. [...] La meraviglia di un'anima che si solleva dalla polvere, dalla materia, dalla pesantezza, dispiega le ali, impara il volo. Insegna il volo. Dentro la materia. Mi è piaciuto leggere le parti in prosa del tuo libro. contengono la stessa lirica delle poesie. [...] Mescoli il sublime con il materiale, scene ineffabili con immagini che hanno una vibrazione più bassa, e questo dà movimento all'anima del lettore, solleva le inquietudini depositate. [...] E' l'alternanza di canoni, miscelati sapientemente, che crea lo squarcio improvviso nel respiro, obbliga ad un ritmo sconnesso, apre brecce."
(Marina)


"Ti mando le mie parole per ringraziarti delle tue parole.

RITORNO DI COMPLEANNO

E' un ritorno.

Leggera, e antica
la catena di gocce
che dalle dita delle nostre mani
e poi dal cadere delle foglie
dall'arrivare del mare
di padre in figlio e sorella in sorella
da cuore a cuore
e luminosa
dalla tua alla mia anima
la catena di gocce
dai cristalli dei nostri pianti
nutre la bellezza
di questo vivere.

Ed è un arrivare.

Fermati così.
A guardarmi
un attimo
prima che il correre delle cose che sono
delle cose che saranno
come dovranno essere
trasformi il tuo sorriso
in un eterno atto d'amore."
(Paola)


"Ho letto il tuo libro tutto d'un fiato e mi è piaciuto molto, molto delicato, ma intenso al tempo stesso... Insomma così, di prima mattina, mi hai dato una bella energia. Tutti noi abbiamo vissute vicende dolorose d'amore o di amicizia che rimangono dentro e contribuiscono a questa crescita, al raggiungimento di questa maturità alla quale sembra che tutti noi dobbiamo tendere (un po’ come quando ai bambini viene una febbre alta che, si dice, li fa crescere più in fretta...). Io ho pensato che la cosa più triste di una storia dolorosa, quando l'ho vissuta, fosse proprio il fatto di dover perdere un po’ di innocenza, di ingenuità, di dover indurire il mio cuore e allargare le spalle... Sto riflettendo proprio in questi giorni di preparazione alla Pasqua sul tema del dolore, della purificazione, di quello che nella vita di un cristiano sembra essere un passaggio obbligato... Sento di essere a un passo dalla "soluzione" che mi sveli tutti i segreti della storia..."
(Beatrice)


"Il libro ha un formato tascabile tenero, preannuncia la ricerca interiore ed esteriore nella copertina e nei contenuti, comunicando lo sguardo dell'autore nei suoi tre occhi. Ventidue perfezioni, come le pareti di un cristallo luminoso che può portare alla saggezza o alla completa follia. Daniele fornisce la materia prima, chi legge ha la possibilità di trasformare, trasmutando, il cristallo in diamante."
(Nicola)


"Ho molto apprezzato il suo libro 22 passi d'amore e avendo scoperto ora la possibilità di ricevere la presentazione power point di "Agli occhi che brillano" sarei veramente lieta di riceverne una copia.
La ringrazio ancora per la disponibilità e le rinnovo i complimenti. Da un'appassionata lettrice di poesie..."
(Elisabetta)


"Ho scoperto il tuo libro scovando tra varie recensioni e devo dire che la scelta non ha tradito le aspettative, la poesia che sei riuscito a trasmettermi è stata una sorpresa ma anche una piacevole conferma. Che bella storia la tua, certo un pò triste ma forse ogni percorso che si possa raccontare alla fine diventa dono per tutti e di questo ti ringrazio.
Spero che "partorirai" presto qualche altra meraviglia del genere così potrò correre a comprarla."
(Giulia)


Ieri ho regalato il tuo libro a un'amica che deve affrontare una separazione dopo aver incontrato una bella persona, ma ancora è "bloccata" e spero che le tue poesie le facciano intravedere un mondo che anche lei potrebbe avere se solo si abbandonasse a riconoscerne i profumi, gli aromi, i sapori...
(Patrizia)



ARTICOLI


DA "IL GIORNALE DELL'UMBRIA" DEL 09/02/06 - CRONACA DI PERUGIA

Appuntamento alla Libreria di Via Oberdan
PASSERINI PRESENTA IL LIBRO "VENTIDUE PASSI D'AMORE"

PERUGIA - Oggi pomeriggio alle 17 presso la Libreria di Via Oberdan ci sarà la presentazione del libro "Ventidue passi d'amore". Il volume sarà presentato dal suo autore Daniele Passerini.
L'incontro verrà introdotto da Rosella De Leonibus, psicoterapeuta.
Il libro parla di un amore nato tra i templi maya di Palenque, non a lieto fine eppur perfetto. Un percorso scandito da 22 poesie, numeri e simboli. Un cammino per elaborare il dolore, fino alla rinascita del cuore.


DA IL "CORRIERE DELL'UMBRIA" DEL 12/02/06 - CRONACA DI PERUGIA

Primo esordio pubblico da scrittore di Daniele Passerini

PRESENTATI "VENTIDUE PASSI D'AMORE"
Il Volume è stato proposto a "La Libreria" di Via Oberdan con la partecipazione dell'editore Bonanno.

PERUGIA - E' stato presentato nella Libreria di Via Oberdan in un'atmosfera partecipata e accogliente il libro "Ventidue passi d'amore" di Daniele Passerini edito da Mauro Bonanno, anch'egli presente all'evento. Pubblicato di recente in una collana di poesia, il libro, primo esordio pubblico da scrittore di Passerini, perugino d'adozione da più di trent'anni, si snoda intorno a 22 liriche in cui un amore reale diventa metafora delle prove esistenziali che ogni persona deve affrontare e superare per trovare il proprio vero Sè.
Definirlo esclusivamente un testo di poesie pare però riduttivo, come testimonia la stessa disposizione interna dei contenuti e i vari percorsi che si svelano al lettore pagina dopo pagina. Le poesie, infatti, collocate nel cuore del libro sono racchiuse tra un prologo e un epilogo in prosa e integrate da due postille, secondo un'architettura tale da costituire un genere letterario decisamente innovativo.
Non solo. L'opera si connota anche per un'intensa simbologia numerologica e iconografica che associa e lega ai contenuti delle poesia sia il sistema decimale arabao sia il sistema ventesimale maya. Nonostante i vari livelli affrontati, la ricchezza del testo sta proprio nel permettere una lettura estremamente gradevole e immediata, capace di suscitare grandi emozioni. Non è un caso che Enrico Vaime, uno dei suoi primi autorevoli lettori, lo abbia definito "semplicemente delizioso".
Il tema centrale del libro, introdotto da Rosella De Leonibus - psicoterapeuta e attiva collaboratrice nel settore psicopedagogico con molti enti pubblici locali - è il vissuto di un intenso e dolce amore nato e concluso nell'arco di due viaggi presso le rovine maya di Palenque, in un'atmosfera magica e fuori dal tempo. Il travaglio di una storia d'amore non coronata da lieto fine, ciò nonostante perfetta, si conclude quando l'autore torna nei luoghi visitati con la sua compagna riuscendo a distillare dalla gioia e dal dolore vissuti una possibilità di rinascita e indicando la sua via per ritrovare il proprio Sè, attraverso le emozioni. L'opera già proposta ad Assisi, Treviso e Roma, sarà presentata nel corso dell'anno in molte altre città d'Italia e non mancherà l'importante scadenza rappresentata dalla Fiera internazione del libro di Torino prevista per maggio. Un programma ricco di appuntamenti mentre l'autore sta già lavorando a due nuove pubblicazioni.
(Chiara Ceccarelli)


DA WWW.UMBRIAJOURNAL.COM - SEZIONE EDITORIA

“VENTIDUE PASSI D'AMORE” E' IL LIBRO SCRITTO DALL'ESORDIENTE DANIELE PASSERINI


“Ventidue passi d’amore”è il libro scritto dall’esordiente Daniele Passerini. L’autore quarantenne, impiegato nell’attività sociale presso i comuni della provincia di Perugia, ha creato un’opera molto originale, che racchiude in sé molteplici significati. Il titolo del libro è riferito alle ventidue poesie che lo compongono, composte tra l’ottobre 2003 ed il maggio 2004 e narranti gli stati d’animo vissuti dall’uomo nel corso di una storia d’amore, purtroppo non ricambiata, con una donna messicana. Apparentemente potrebbe sembrare una semplice raccolta di poesie ma, in realtà, è molto di più. E’la narrazione della trasformazione di un uomo che, tramite un’esperienza amorosa, seppur negativa, ha modo di conoscere realmente se stesso, le proprie paure e le possibilità di trovare la forza per continuare ad andare avanti. E’un insieme di parallelismi; emblematico è quello tra il viaggio sensoriale, rappresentato dall’avventura dell’innamoramento e il viaggio fisico che l’autore compie per raggiungere la donna a Palenque, in Messico. E, ancora, quello tra l’introspezione personale e la scrittura, che permette la fuoriuscita dell’emozioni contenute nella parte più nascosta e profonda dell’animo. L’ulteriore caratteristica del libro è la parte dedicata alla simbologia numerica e a quella di Maya. Le prime nove poesie, infatti, sono collegate a nove simboli, ricavati da una matrice numerica, ottenuta trasformando alcune cifre nei numeri da uno a nove. Nella vita dell’autore, ricorrono vari numeri: otto sono i mesi in cui è stato composto il lavoro, dall’otto novembre all’otto giugno. L’otto è il numero della forza e dell’evoluzione; l’undici è il numero portafortuna dell’uomo, che moltiplicato per due coincide con il numero delle poesie scritte. Lo studio dedicato alla simbologia Maya è stato, invece, compiuto durante il soggiorno a Palenque ed ha riguardato, in particolare, la rappresentazione dei numeri tramite il punto, la linea e la conchiglia. E’ già in preparazione la seconda opera di Daniele Passerini, che verrà intitolata Sospensioni di Gravità.
(Elisabetta Crafa)


DA "IL GIORNALE DI SARDEGNA" DEL 18/02/06 - PAGINE CULTURALI

L'AMORE E LA POESIA TRA I RESTI DEI MAYA


La poesia va oltre, è il giusto mezzo per varcare il confine. E’ volpe imprendibile al laccio, nota geniale, vento di stelle comete: amore per la vita. E quando esprime tristezza, pena o persino odio, lo è ancora di più. Perché si odia per amor tradito. C’è un ragazzo, che poi è un uomo, che in “Ventidue passi d’amore”, edito dalla A&B nella collana Euterpe, ha scoperto di essere un poeta. Si chiama Daniele Passerini, perugino di madre sarda: oranese. E la sua nonna Antonietta, che da ormai cinquant’anni vive nel capoluogo, è la tifosa del Cagliari più vecchia che ci sia. Oggi compie cento anni: quale migliore occasione, per lui, per venire in Sardegna a presentare il suo primo libro che in Continente già spopola? L’appuntamento è per stasera alle 18 alla libreria Piazza Repubblica Libri. Ventidue poesie arricchite da un prologo e da un epilogo in prosa, per raccontare un amore maturato e svanito tra le rovine Maya di Palenque e legate alla magia del numero e del misticismo simbolico in quest’antico popolo. “La mia passione per il mistero non va interpretata nel senso di attaccamento all’occulto. E’ il modo di cercare di rispondere alle domande fondamentali dell’esistenza”, chiarisce Daniele. La poesia è stata per lui “l’occasione per buttare giù la maschera”. “Il libro è un susseguirsi di opposti: cuore e testa, lettera e numero, amore e dolore”, spiega il poeta, già impegnato alla stesura di due nuovi testi, un saggio sui simboli e un'opera in versi ispirata “dalle sensazioni che nascono quando si incrocia lo sguardo di una donna speciale”. [Le liriche sono semplici, e per questo ancora più efficaci nel dare la scossa. Nel concedere al lettore la chiave per scardinare una quotidianità talvolta troppo fredda. “Ventidue passi d’amore” si legge in un’ora: perfetto per un viaggio in treno, in aereo, per l’attesa dal dentista, per precedere il sonno. E’ l’arma di chi, consapevole dell’imbarbarimento del linguaggio comune, cerca una via per entrare in contatto con le vere emozioni della vita. “Viviamo sulla superficie del mare - ammette Daniele - ed è giusto cercare di cogliere quel che c’è giù nel profondo”. Ma è anche la riscossa di un uomo che lavora dietro una scrivania, un uomo che ad un certo punto sente scorrere dentro di sé un sangue nuovo, inchiostro perfetto per stendere una silloge d’amore. Su pagine bianche che ognuno possiede ma in pochi schiudono. E si sa, quando nasce un poeta il cielo fa festa.]
(Roberto Mura)


DA IL "CORRIERE DELL'UMBRIA" DEL 15/11/07 - CULTURA - pag. 37

IL PROFILO
Alla continua ricerca
di una sintesi degli opposti

Protagonista, la scorsa settimana, di UmbriLibri 2007, Daniele Passerini, 42 anni, di padre umbro e madre sarda, vive a Perugia dal 1973, condividendo la sua quotidianità oggi con la sua supporter numero uno, la figlia Arianna di nove anni. Diplomatosi al Liceo Classico Mariotti, ha studiato qualche anno ingegneria per poi spostarsi sulla laurea breve in servizio sociale. Come obiettore di coscienza ha prestato opera di volontariato in un gruppo-famiglia per disabili. Prima di entrare di ruolo nei servizi pubblici ha lavorato nella cooperazione sociale all'interno di strutture psichiatriche della Asl 2. Diventato assistente sociale specialista, ha nel frattempo conseguito la laurea quadriennale in scienze politiche. Attualmente, come funzionario del Comune di Assisi, si occupa di progettazione sociale. L'esordio da autore arriva nel 2005 con "Ventidue passi d'amore", seguito nel 2006 da "Sospensioni di gravità", entrambi libri inconfondibili, un po' silloge poetica e un po' saggio spirituale, pubblicati da A&B Editrice. Nella sua scrittura riversa un personale mix di cultura umanistica e scientifica, l'interesse per l'esoterismo occidentale e la religiosità orientale, l'amore per la vita e le sue intrinseche contraddizioni, la ricerca della sintesi degli opposti. Si definisce una persona curiosa, desiderosa di estendere le proprie conoscenze e soprattutto di approfondire le emozioni. Suona la chitarra da autodidatta e canta come tenore baritonale nel coro dell'Università di Perugia.

L'originale e stretta relazione individuata da Daniele Passerini

UN NUMERO E LA POESIA PER SVELARE GLI ARCANI

"Così siamo partiti: / sprovveduti come fanciulli / tanto incoscienti / da esser quasi saggi". Parole che riecheggiano il principio di una storia d'amore. Oppure frasi che attestano l'inizio di un viaggio, quello tra lo scrittore e il suo imprevedibile 'duende', fuoco che sconvolge ogni geometria, quasi per caso, demone da scovare nel più profondo del proprio sangue, "scacciando l'angelo e facendo sgambetto alla musa" (Garcia Lorca). Versi dello scrittore umbro Daniele Passerini incastonati nei rari 'Ori' di Luigi Mariani accanto a grandi nomi come Alda Merini, la soddisfazione di un poeta che con due libri intraprende oggi il suo cammino verso l'arte. "La scintilla creativa divampa circa tre anni fa con il primo libro 'Ventidue passi d'amore': cronaca di una storia d'amore vera attraverso le 22 poesie nate dalla relazione vissuta - spiega Passerini -. E' stato un rapporto per me importante ma strano, non ricambiato, che ha smosso dentro diverse cose. A distanza di anni, leggendo le poesie scritte in quei momenti, mi resi conto che parlavano di qualcosa, decisi così, a gennaio del 2005 di metterle insieme donandogli un senso". Qui compare l'associazione paradossale che accompagnerà poi tutte le sue produzioni: il numero e la poesia. Opposti inconciliabili che convergono dunque nei suoi versi? "Scoprii con stupore che le poesie erano 22, un numero importante, come gli arcani maggiori, le lettere dell'alfabeto ebraico, il doppio undici. E' un libro che è voluto nascere, io mi sono messo semplicemente in ascolto di ciò che arrivava. Le poesie raccontano i vari volti di un amore, dalla passione alla delusione, sono figlie di momenti. Messe insieme sono loro che in realtà hanno scritto il libro". Dalla prima creazione dai tratti monocorde passiamo a 'Sospensioni di gravità', caleidoscopio di cose, sentimenti e persone. "Nel periodo di promozione del primo libro cominciavo a creare nuove poesie, anche questa volta ho cominciato a metterle insieme e ho visto nascere, quasi da spettatore inerme, la struttura portante di un nuovo libro. Una giostra di stili che narrano dell'amore in senso generale che può nascere dall'incrocio di due sguardi. L'incontro tra l'uomo e la donna, vera o archetipica. Il tema alla base è astrologico e anche qui compare il numero. Mi accorsi che le poesie scandivano un ritmo di 7, 4 gruppi di poesie da 7 per un totale di 28: le fasi lunari. La forza dell'inconscio aveva tirato fuori il numero dei pianeti dell'astrologia classica, il sistema solare".
"Donne di Vrindavan", un progetto ambizioso in cantiere? "Si tratta di una mostra fotografica promossa dal Comitato 8 Marzo di Perugia in esposizione alla Rocca Paolina dall'8 al 16 marzo, ad Assisi dal 5 al 12 aprile a a Spoleto dal 19 al 26. Sono 35 fotografie selezionate dal reportage nell città indiana di Tamara Farnetani, accompagnate dai miei versi. L'India è qualcosa che sfugge a noi occidentali, una realtà che non possiamo definire. Vrindavan con le sue vedove è vista da sempre come la parte dell'India della sofferenza, anche se e più guardavo quei primi piani patiti e più mi parlavano di fierezza e speranza. Ho lasciato che fossero le fotografie a raccontarmi di una realtà lontana e ho scritto dell'universale".
(Ramona Premoto)